La maggior parte delle crisi finanziarie ha molto in comune. Tendono a iniziare nel settore bancario e comportano un indebitamento eccessivo, insieme a una bolla patrimoniale, solitamente legata alla proprieta.
La crisi globale del 2008 non e stata diversa, con la bolla patrimoniale concentrata sul settore immobiliare statunitense. Ma la mia ricerca suggerisce che questa crisi aveva un’altra causa sottostante: alcune persone nel settore bancario stavano giocando o “giocando” il sistema per il proprio guadagno finanziario.
Il gioco in corso aveva diverse caratteristiche importanti. Il primo e stata la deliberata complessita dei prodotti finanziari al centro, in particolare i prodotti basati sull’aggregazione di mutui ipotecari residenziali (denominati “titoli garantiti da ipoteca”) che sono stati venduti dalle banche ad altre banche e investitori istituzionali.
Questi prodotti sono stati emessi dalle stesse banche che avevano offerto i mutui a clienti che non guadagnavano abbastanza per pagare gli interessi del mutuo e facevano affidamento sui prezzi delle case sempre crescenti per rimanere a galla.
Poi ci sono i pregiudizi comportamentali che pervadono il processo decisionale a tutti i livelli del settore bancario. La mia ricerca ha scoperto che il settore bancario puo spesso attrarre un certo tipo di persona: coloro che sono inclini all’eccessiva sicurezza, all’eccessiva assunzione di rischi e, in alcuni casi, al comportamento psicopatico.
Queste persone tendono ad apprezzare la complessita fine a se stessa. Ma spesso non comprendono appieno le implicazioni di tale complessita per la stabilita del sistema finanziario nel suo insieme. Spesso non gli interessa: sono principalmente interessati a giocare con il sistema per massimizzare i loro bonus.
L’elemento successivo e il rischio. Ci sono parti del settore bancario che saranno sempre inclini al rischio, ma la mia ricerca suggerisce che molti banchieri si sono sentiti immuni al suo potenziale impatto. Invece, sono confortati e incoraggiati dall’idea che, per quanto le banche si comportino in modo sconsiderato, i governi – e quindi i contribuenti – saranno sempre li per salvarle.
Nel frattempo, le autorita di regolamentazione finanziaria tentano di definire regole e codici efficaci per mitigare il rischio. Ma questo di solito si traduce solo in un continuo gioco del gatto e del topo con un’industria che cerca costantemente di aggirare le normative che considerano troppo onerose.
Gioco finito?
Alla luce di tutto cio, non ci sono misure efficaci che nessun governo sarebbe disposto ad introdurre per far fronte a questa situazione. Non ci sono stati tentativi seri di riconoscere o affrontare il problema della complessita del prodotto, e quando si tratta di affrontare comportamenti e tipi di personalita, tutti, inclusi dipendenti, manager, direttori e persino autorita di regolamentazione, sono suscettibili.
I precedenti tentativi di combattere il rischio sistemico nella finanza si basavano sul presupposto di fondo che il sistema finanziario e razionale e che i banchieri vogliono comportarsi in modo razionale se ricevono i giusti incentivi. Ma queste ipotesi, indica la mia ricerca, sono discutibili.
Il gioco nel settore bancario sembra praticamente impossibile da eliminare. L’unica misura efficace per porvi fine sarebbe rendere i banchieri personalmente responsabili delle perdite, rimuovere la sensazione che le loro azioni – i loro giochi – non abbiano conseguenze finanziarie o legali personali.
E questo, piuttosto che rimuovere il tetto ai bonus dei banchieri, che ha le migliori possibilita di evitare che il sistema finanziario esploda di nuovo.
Tuttavia, nessun governo ha mai approvato una legge del genere. E nessun singolo governo potrebbe farlo da solo, dal momento che cio porterebbe immediatamente l’intero settore bancario nazionale a trasferirsi all’ingrosso in un’altra giurisdizione.
La legge dovrebbe essere introdotta contemporaneamente in tutti i paesi e la probabilita che cio accada e trascurabile. Insomma, l’unica misura efficace per limitare il gioco non sara e non potra essere introdotta.
Questa puo sembrare una desolante conclusione, e per molti versi lo e, in particolare per i contribuenti. Ma c’e un’alternativa piu positiva, che implica che l’industria torni ai prodotti semplici che le banche, le loro autorita di regolamentazione ei loro clienti comprendono. Nella maggior parte dei casi la complessita non e necessaria.
Perche non dobbiamo dimenticare che le funzioni principali delle banche sono piuttosto semplici: raccogliere fondi dai depositanti e dai mercati all’ingrosso per concedere prestiti a famiglie e imprese. Le banche forniscono questi servizi con successo da secoli. Ma oggi i banchieri non sono interessati ai prodotti semplici, perche sono piu difficili da giocare.